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Discussion:Luigi Roccati

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Luigi Roccati

Ritorna Luigi Roccati nasce a Chieri n 14 agosto 1906. Nella citta delle "chiese e dei telai" il suo primo lavoro da ragazzo, finite le elementari, è quello di tessitore Poi passa a aiutare il padre, Giovanni, che in Chieri ha un ristorante di fronte alla stazione ferroviaria, il "Cafè Stassiun". Animato da una curiosità intensa (pittura,archeologia, botanica), Roccati scopre la sua vocazione artistica frequentando padre Angelico Pistarino. un avvocato alessandrino che era entrato nell'Ordine dei Domenicani e aveva anche esposto alle biennali veneziane. Insieme i due dipingono e discutono d arte, finchè, nel ‘40, a questo sodalizio si aggrega Lydio Aimone, rientrato in Italia da Rodi per trasferirsi a Andezeno, nella villa di proprietà della madre.

Nel ‘32 Roccati si sposa con Corbella Marianna ("Marianin", per chi l'ha conosciuta), una giovane che si e trasferita, con la sorella Ida, da Castelnuovo Don Bosco a Chieri per trovare lavoro in una fabbrica tessile. Dal matrimonio nascono tre figli: Giovanni nel '33 (morto un anno dopo), Mario nel ‘35. Cesare nel ’42. Luigi Roccati, "Vigin" per gli amici, debutta a Chieri nel ‘44 con una "personale" a Palazzo Balbiano. Nel ‘46, con un "Paesaggio" a tempera, partecipa alla Esposizione della Società Promotrice di Belle Arti. Nel frattempo la sua collaborazione a "Ij Brande, giornal ed poesia piemonteisa", diretto da Pinin Pacot. Nel '47 a Chieri viene fondato il "Cenacolo degli amici dell'arte", che ha come sede il Cafè Stassiun, e ne fanno parte, oltre a Roccati, padre Giovanni Sorba, Piero Fonio, Ercole Conti e altri. Nello stesso anno il "Cenacolo", nel palazzo delle scuole, organizza una mostra in cui figurano opere di Roccati, Ajmone, Pistarino, Conti, Tinto, Boglione, Lessona, Mantovani, Metello Merlo e Parachini. Sempre nel `47 Roccati è presente a una mostra al “Museo de Bellas Arte” di Caracas e con sei xilografie illustra la “Storia dell’antica Chieri” di Carlo Dolza.

Negli anni successivi il pittore chierese partecipa a numerose rassegne torinesi e nel marzo `50, con gli amici chieresi del “Cenacolo”, organizza una “Mostra di arte moderna” al Salone degli ex Combattenti. Ma il suo vero debutto risale al 1951 quando, presentato da Piero Bargis, allestisce la sua prima personale alla “Bussola” di Torino, voluta da Luigi Carluccio e Benedetto Fiore. Nel `56 una mostra personale gli viene allestita dal Circolo degli Artisti di Torino. Poi è presente a tutte le maggiori iniziative (Promotrice, Quadriennali romane, la Verritrè milanese), finché nel `60 l’amico Arturo Bottelo gli organizza una “personale” nella Galleria del Piemonte Artistico e culturale. Nel `61 la Galleria Ranno di Cuneo gli dedica una mostra personale. Nel `64 l’Approdo di Torino gli dedica un’altra “personale”, presentata da Raffaele de Grada, che sarà ripetuta l’anno successivo alla “Burdeke” di Zurigo e al “Traghetto” di Venezia. Due anni dopo la malattia. Colpito da un male incurabile ai reni, Roccati viene operato all’ospedale di Chieri e non tornerà più nel suo studio di casa Gaidano. Roccati, dopo due mesi e mezzo di degenza, si spegne, nella sua abitazione di via Principe Amedeo, il 9 marzo 1967.

tratto da "Luigi Roccati un uomo una città 1906-2006" per gentile concessione degli autori. Tutti i diritti riservati